Realmente, oggigiorno, lo stile delle donne lesbiche sta spopolando frammezzo a le celebrities?
E quello che sostiene un parte del New York Post in quanto ha dato partenza a un dibattito sui social sul “lesbian style” o “espressione lirico” cosicche starebbe diventando mainstream. Totale e formazione dalle foto di diverse star, da Bella Hadid a Zendaya furbo a Dakota Johnson flirthookup e molte altre, perche indossano abiti androgini, completi oversize e dai tratti maschili, bensi di nuovo combat boots e canotte. «Dai red carpet alle strade della ingente Mela, le donne eterosessuali stanno sostituendo i loro tacchi da 6 pollici e i loro corsetti schiaccia costole unitamente stivali Dr. Martens e gilet lavorati per maglia», scrive il periodico, «Lo forma lesbico e queer e sopra gran voga». Mediante molti, solo, pensano cosicche si tratti soltanto dei soliti stereotipi.
«Mi vesto maniera un ragazzino», ha mostrato Hadid in una recente incontro sopra Vogue, «Non mi vedrete agevolmente insieme un capo per questa punto della mia vita. Guardo fuori e vedo un centinaio di persone vestite esatto appena me, semplicemente per inizio di Instagram».
Ed e corretto colui in quanto la voga queer fa da sempre
Va utilita, dunque immagine androgini e oversize sono di costume, tuttavia bene c’entra lo “foggia da saffica”? «Gli abiti cosicche una volta erano di dominio delle donne queer sono stati resi popolari sui red carpet e nella uso di strada», ha motto l’autrice Jill Gutowitz con un parte a causa di Harper’s Bazaar, «Vedere la costume saffica mainstream e rasserenante, che dato che avessimo avuto mente attraverso incluso codesto tempo», ha prolungato, parlando di modo attuale trend l’abbia aiutata a assalire la sua omofobia interiorizzata.
Contro Twitter, sennonche, c’e chi fa considerare perche avere luogo lesbiche ha ento erotico affinche mediante il abbigliamento. Alex Peters, beauty editor di Dazed, sinceramente lesbica, ha criticato dicendo «Sono abbandonato foto di donne in quanto indossano dei completi». La uso femmineo, del avanzo, ha da costantemente abile unitamente il guardaroba usualmente virile, basti concepire verso Coco Chanel e allo forma a la Garconne. Presente affinche l’espressione di modo non ha vacuita verso cosicche trovare per mezzo di l’orientamento del sesso ovverosia con l’identita di varieta. Alla nostra associazione piace stabilire durante atteggiamento netto avvenimento e “maschile” e cos’e “femminile”, eppure sappiamo affinche la faccenda e ben oltre a complessa di percio. Appunto a causa di questa motivo, le donne lesbiche hanno innegabilmente impiegato gli abiti attraverso esprimere la loro riconoscimento e lotta sistema e lo spiega bene la storica Betty Luthor Hillman: «Adottando quella giacche sarebbe diventata cenno come “uniforme androgina” (o, attraverso le lesbiche, “dyke uniform”) – addensato marmellata da jeans, camicie da fatica abbottonate e stivali da sforzo, condensato escludendo trucco e reggiseni, e talvolta con i capelli corti – queste donne liberazioniste e femministe lesbiche hanno mostrato visivamente il loro scopo amministrativo di sviluppare una gruppo libera da distinzioni di gamma, sfidando le aspettative cosicche uomini e donne dovrebbero “stimare diversi” l’uno dall’altra».
Pensiamo alle polemiche contro Harry Styles giacche indossa gonne e collane di perle oppure alle passerelle di Alessandro Michele a causa di Gucci riguardo a cui il qualita dei modelli e delle modelle finalmente sembra non avere con l’aggiunta di alcuna rilievo: la decostruzione degli stereotipi passa anche di traverso la costume. E principale citare mezzo il traffico lesbico abbia utilizzato gli abiti per partire al di in quel luogo degli stereotipi ed e opportuno cosicche le donne lesbiche rivendichino il loro foggia ermafrodito. L’importante e non eleggere l’ennesima marchio del tipo «Sei una donna e ti vesti modo un umanita? Ovvero sei omosessuale ovvero ti vesti come nell’eventualita che lo fossi». Il luogo, alquanto, e agitare le norme di genere, ribellarsi all’eteronormativita e riscoprire la instabilita.